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L’Importanza di una Visita Cardiologica

    Non è mai superfluo mettere in evidenza che il cuore rappresenta il muscolo più importante del nostro organismo: ecco perché ognuno di noi dovrebbe prestare la massima attenzione a ogni minimo segnale che proviene da esso, in modo tale che sia possibile prendersene cura nella maniera più adeguata, partendo dalla constatazione che la principale causa di morte nel nostro Paese va individuata proprio nelle patologie che hanno a che fare con il cuore.

    La nostra salute può essere compromessa in maniera grave dei rischi che coinvolgono il sistema cardiocircolatorio: per prevenirli, o comunque ridurli in modo significativo, è fondamentale seguire un idoneo programma di controllo e al contempo uno stile di vita il più possibile appropriato.

     

    Quando bisogna andare dal cardiologo

    Decidere di sottoporsi a una visita cardiologica a Bolzano o in qualunque altra città italiana spesso non è semplice, perché si ha paura del suo esito. Tocca al medico di base, in ogni caso, stabilire se sia necessario o meno ricorrere a questa visita, tenendo conto delle condizioni di salute della persona, delle sue abitudini di vita e quindi dei fattori di rischio a cui è esposta, della sua età e di eventuali situazioni di familiarità che riguardano proprio le malattie del cuore. Una diagnosi precoce è indispensabile per prevenire conseguenze gravi, ed è per questo motivo che non si deve sottovalutare alcun sintomo che può essere avvertito: è il caso dell’angina, vale a dire un fastidio più o meno intenso al petto che potrebbe essere il campanello di allarme per arterie ostruite; oppure delle aritmie, che non sono altro che disturbi del battito cardiaco; o ancora della mancanza di respiro, che può essere il sintomo di un problema di valvole o di una insufficienza cardiaca.

    I sintomi da non sottovalutare

    Sono molti, comunque, i sintomi che non devono essere trascurati e che meritano di essere comunicati al medico di famiglia non appena se ne ha l’occasione, soprattutto se essi si presentano in contemporanea con un dolore toracico: basti pensare alla nausea e al vomito, ma anche alla sudorazione, al fiato corto, al pallore, alla pelle umida, alla sensazione di freddo, alle vertigini, al polso irregolare, alla debolezza, agli svenimenti, al polso rapido o alla stanchezza. Il petto rivela quasi sempre le condizioni del nostro apparato cardiocircolatorio: per questa ragione è bene essere cauti in presenza di un fastidio, di un dolore, di una spremitura o di una forte pressione in questa parte del corpo.

    In presenza di un problema, si può avvertire un disagio che coinvolge la mascella e che si diffonde poi alle braccia, al collo e alle spalle. Nel caso in cui il dolore al torace non passi nemmeno riposando, occorre contattare il proprio dottore, specialmente se si notano altri sintomi quali le palpitazioni, un dolore nella parte alta della schiena, la pressione bassa, l’ansia, la difficoltà a deglutire o una raucedine che è dovuta alla pressione esercitata sulle corde vocali.

    Per altro, non va dimenticato che un ECG è raccomandato anche nel primo anno di vita di tutti i bambini; per escludere una cardiopatia si può rendere necessario un ECO.